E’ possibile allenare il pettorale interno ed esterno?
Il muscolo del pettorale come gli altri gruppi muscolari, possiede un proprio spazio anatomico, che occupa con le sue fibre disposte in modo ordinato.
Ogni muscolo del nostro corpo e il pettorale non fa eccezione, è formato da fibrocellule muscolari disposte in fascicoli, le quali hanno un punto di origine ed un punto di inserzione che si collega alle ossa. All’estremità di esse troviamo i tendini che permettono di spostare i segmenti ossei grazie alla forza reclutata.
Se osserviamo durante un allenamento il movimento del pettorale, in modo grossolano possiamo dedurre che la sua contrazione avviene orizzontalmente. Se entriamo più nello specifico scopriamo che il muscolo ha un andamento centripeto, ossia i suoi filamenti formati da actina e miosina scorrono sovrapponendosi l’uno verso l’alto in direzione centrale accorciando ogni fibra muscolare.
Grazie alla funzione anatomica del pettorale possiamo suddividerlo in due porzioni:
- la porzione clavicolare che origina dalla clavicola;
- la porzione sterno-costale che origina dalle coste, dallo sterno e dall’imbocco alto dell’addome.
Detto ciò esiste realmente il petto interno e quello esterno?
Pettorale interno ed esterno: la verità
Nel caso del pettorale e nelle sue suddivisioni dobbiamo fare alcune considerazioni in merito.
Anatomicamente il pettorale è formato dalle fibre muscolari che si estendono orizzontalmente anziché verticalmente. Grazie alla loro disposizione possiamo creare i movimenti quotidiani di chiusura delle braccia e di spinta.
Da ciò che abbiamo constatato precedentemente non è considerabile concettualmente suddividere il pettorale in esterno o interno.
Ciò che possiamo fare è ragionare considerando il muscolo suddividendolo in “petto alto” e “petto basso” dal momento che le due porzioni possono essere selettivamente attivate tramite esercizi mirati.
Il falso mito del petto “interno” ed “esterno”
Se analizziamo la foto sopra possiamo sottolineare la totale infondatezza nella suddivisione del pettorale in interno ed esterno. Questa teoria infondata, nasce dalla cultura che all’interno delle palestre, da anni trasforma la sensazione in conoscenza.
Se il giorno dopo ad un allenamento si percepisce dolore nella parte interna/esterna del pettorale non significa che con gli esercizi eseguiti durante la sessione abbiamo selezionato tale porzione. Niente di più assurdo!
Spesso il dolore è sintomo di micro lesioni tissutali create dagli sforzi e dai carichi utilizzati. Nella parte esterna ed in quella interna sono collocati i tendini e le giunzioni mio-tendinee, zone particolarmente delicate e ricche di nocicettori che sovra eccitati dallo sforzo portano alla formazione dei doms.
L’errore più grande è credere a chi ci inculca questa pseudo conoscenza. Senza la giusta informazione all’interno della palestra, per colpa dei miti lontani dalla verità, vengono generati trabocchetti nei quali è facile cadere e che potrebbero inficiare i nostri risultati.
Utilizzare i libri di anatomia e conoscere la biomeccanica del corpo è importante per capire qual’ è la verità.