piccolo pettorale

Se analizziamo questo lembo muscolare, scopriremo molte cose interessanti e guardandolo dal lato meccanico, anche se non è molto conosciuto, gioca un ruolo fondamentale per la nostra postura.

Muscolo piccolo pettorale: origini e inserzioni

Il muscolo del piccolo pettorale è collocato nella parte alta della nostra cassa toracica.

Ha origine nelle costole numero tre, quattro e cinque e si espande verso l’alto, terminando nel processo coracoideo della scapola, appena sotto alla clavicola.

Per rendere l’idea possiamo dire che e’ situato sotto il fascio del pettorale clavicolare, o meglio chiamato “pettorale alto”. Non è quindi visibile ad occhio nudo, perciò analizzeremo la sua struttura per conoscerlo meglio.

Il muscolo piccolo pettorale e le sue funzioni

E’ un muscolo molto importante e ha delle funzioni altrettanto fondamentali, soprattutto se andiamo a prendere in considerazione la sfera posturale.

In relazione alle costole viene catalogato come muscolo inspiratorio. Grazie alla sua funzione svolta durante la fase respiratoria esso si estende e regola la posizione delle nostre spalle.

Se invece lo analizziamo sotto l’aspetto funzionale e accostandolo alle scapole, possiamo dire che le sue funzioni diventano principalmente tre.

La prima è quella di regolare il tilt anteriore e posteriore delle spalle, con la conseguente abduzione e adduzione delle scapole. Grazie al piccolo pettorale possiamo regolare questi movimenti e se analizziamo la sua struttura possiamo trarre le giuste conclusioni. Se il muscolo in questione è troppo corto, le nostre spalle si protrarranno in avanti, e solo grazie a degli esercizi di stretching mirati, potremo recuperare la posizione corretta iniziale.

tilt spalle

La seconda funzione è quella di decomprimere la scapola. Grazie al muscolo piccolo pettorale riusciamo a spingere la spalla verso il basso, senza flettere lateralmente il tronco e di conseguenza creare una rotazione di 45° verso il basso della nostra scapola.

decompressione scapola

Come ultima funzione, troviamo la rotazione craniale della scapola. Tramite questa azione, possiamo compiere un movimento a prima vista inusuale, ma estremamente importante, che è quello di portare il braccio dietro alla schiena.

In questo movimento la scapola adotta una rotazione verso l’alto permettendo il range di spostamento dell’arto in questione.

Come già spiegato in partenza il muscolo del piccolo pettorale, se agisce in una condizione ottimale, sviluppa delle azioni importanti. Se invece riscontriamo in lui un’eccessiva contrazione e un accorciamento troppo marcato, a farne le spese sarà la nostra postura.

braccio dietro

Esercizi per lo stretching del muscolo piccolo pettorale

Testiamo tre semplici esercizi di stretching per renderlo più elastico. Potrai svolgerli tranquillamente a casa con l’ausilio del montante della porta. Semplici e veloci ti permetteranno di riallineare la posizione delle tue spalle nell’arco di poco tempo.

Il primo esercizio è lo stretching con la spalla in estensione e la proiezione della stessa in avanti.

Appoggiando l’avambraccio ad una spalliera o al montante della porta, con il braccio elevato, facciamo leva in avanti con la spalla prestando molta attenzione ad evitare di ruotare il bacino e il tronco. Le gambe tese e con i piedi in linea, senza spostarli in avanti, immaginiamo di proiettare il corpo e la spalla in avanti, così da avvertire la tensione a livello del muscolo deltoide e del grande pettorale a livello clavicolare.

Nel secondo esercizio ripetiamo la medesima procedura, aggiungendo però la respirazione. Una manovra determinante per allungare il muscolo target.

Mentre proiettiamo in avanti il corpo, e teniamo fede alle leggi spiegate nel primo, espiriamo a lunghi tratti, espellendo più aria possibile. Questo ci permetterà di creare una tensione a livello del deltoide e una conseguente stimolazione in fare eccentrica del muscolo piccolo pettorale, grazie alla decompressione toracica. Durante la fase di espirazione, le sensazioni sul muscolo saranno molto intense, soprattutto nella fase finale dell’espulsione dell’aria.

L’ultimo esercizio in questione invece prevede l’esecuzione da sdraiati. Adagiandoci sulla panca o su un roller form, manteniamo bene i piedi saldi sul pavimento. Questa azione ci permetterà di mantenere una stabilità ottimale, e quindi  eseguire l’esercizio in maniera esatta.

Dopo aver trovato la giusta posizione, portiamo le spalle in estensione. Le braccia si proietteranno sopra la nostra testa creando l’abduzione dell’articolazione, orizzontalmente al pavimento. Questo ci permetterĂ  di allungare il muscolo e oltre a questa azione, aggiungiamo una inspirazione profonda che ci permetterĂ  di enfatizzare il processo di stretching.

Grazie a questi piccoli movimenti e con un po’ di costanza, il muscolo del piccolo pettorale ne trarrà beneficio e rilassandosi, permettendo alle spalle di tornare in posizione corretta.

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